L’apertura di un ecommerce rappresenta un’opportunità per espandere la propria attività commerciale e raggiungere un pubblico più ampio. Tuttavia, richiede una pianificazione e una preparazione adeguate per avere successo. Ecco alcuni passi fondamentali per aprire un ecommerce di successo:
- Definire il tuo target di mercato: Identifica il tuo target di mercato, comprendendo le loro esigenze, desideri e comportamenti d’acquisto. Questo ti aiuterà a definire la tua offerta e a creare un’esperienza di acquisto personalizzata per i tuoi clienti.
- Scegliere una piattaforma di ecommerce: Scegli una piattaforma di ecommerce che soddisfi le tue esigenze in termini di funzionalità, design, integrazione con i sistemi di pagamento e altri requisiti.
- Creare un’offerta di prodotto: Seleziona i prodotti o i servizi che vuoi vendere sul tuo ecommerce e crea descrizioni complete e accattivanti per ognuno di essi.
- Progettare e sviluppare il tuo sito web: Progetta e sviluppa il tuo sito web, assicurandoti che sia facile da navigare, che abbia un design accattivante e che sia ottimizzato per i motori di ricerca.
- Configurare i sistemi di pagamento e di spedizione: Configura i sistemi di pagamento e di spedizione, in modo che i clienti possano acquistare i tuoi prodotti con facilità e che tu possa gestire le consegne in modo efficiente.
- Promuovere il tuo ecommerce: Promuovi il tuo ecommerce attraverso diversi canali, come la pubblicità online, i social media e il marketing email.
Prima di aprire un ecommerce è necessario conoscere bene il mercato ed il target di riferimento, capire che tipo di budget destinare all’operazione è importante per valutare sia quanto si è dispositi ad investire sia quante risorse coinvolgere. Scegliere una piattaforma ecommerce che sia adatta alle nostre esigenze e capire tutti gli aspetti fiscali partendo dall’apertura della partita iva ed anche come approvviggionarvi, o produrre i prodotti e gestire magazzino e logistica internamente o con un partner serio per iniziare si potrebbe valutare Amazon Logistica FBA.
Il mercato dell’ecommerce continua a crescere negli ultimi anni in modo esponenziale. La pandemia ha accelerato questo fenomeno permettendo agli utenti di comprendere i vantaggi degli acquisti online. Anche i commercianti hanno compreso le opportunità di questo canale. In questo articolo voglio affrontare tutti gli aspetti decisionali a cui bisogna dare risposta cosa serve per aprire un ecommerce.
Perchè è importante aprire un ecommerce
Aprire un ecommerce è importante intanto per la flessibilità che questo strumento può offrire a chi ha già un’azienda ma anche per chi inizia e vuole farlo solo in questo modo, ovvero senza negozio fisico. Inoltre le potenzialità di un ecommerce sono globali, grazie anche ao social media, ai motori di ricerca e alle possibilità di sincronizzarlo con i più svariati marketplace al mondo. I costi possono essere ridotti, rispetto ad un’apertura di un nuovo negozio, inoltre posso analizzare i dati e costruire una relazione con i clienti più duratura. Ci sono 5 aspetti che credo siano salienti per comprendere perchè è importante aprire un ecommerce:
- Accessibilità: Un ecommerce è accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ovunque ci sia una connessione internet. Ciò significa che i clienti possono acquistare i tuoi prodotti o servizi in qualsiasi momento, senza limiti di orario o di luogo.
- Mercato globale: Aprire un ecommerce ti offre l’opportunità di raggiungere un pubblico globale, aumentando così la tua base di clienti potenziali.
- Costi ridotti: Aprire un ecommerce è spesso più conveniente rispetto all’apertura di un negozio fisico, poiché i costi di affitto, utenze e personale sono significativamente inferiori.
- Analisi dei dati: Un ecommerce ti permette di raccogliere dati sulle tue vendite e sul comportamento dei clienti, che puoi utilizzare per migliorare la tua offerta e aumentare le vendite.
- Personalizzazione: Con un ecommerce, puoi personalizzare l’esperienza di acquisto dei clienti, ad esempio offrendo raccomandazioni personalizzate sui prodotti basate sulle loro preferenze e acquisti precedenti.
Analizzare il Mercato ed i prodotti
Ricerca di Mercato
La ricerca di mercato è il primo passo fondamentale per comprendere la domanda e l’offerta dei prodotti che si desidera vendere. È cruciale identificare le tendenze del settore, il comportamento dei consumatori e le opportunità di mercato. Questo processo può includere l’analisi delle parole chiave di ricerca per capire cosa cercano i clienti e quali sono i prodotti più richiesti. Strumenti come Google Trends, SEMrush e Ahrefs possono essere utili per raccogliere dati significativi sulle ricerche dei consumatori.
Analisi dei Competitor
Conoscere i competitor è essenziale per stabilire la propria strategia di mercato. Analizzare i siti ecommerce dei concorrenti, le loro gamme di prodotti, politiche di prezzo, strategie di marketing e recensioni dei clienti può fornire informazioni preziose. È utile monitorare i social media dei competitor per capire come interagiscono con i clienti e quali promozioni offrono. Strumenti come SimilarWeb e SpyFu possono aiutare a raccogliere dati sulle prestazioni dei siti dei competitor.
Identificazione del Target
Definire il target di mercato è cruciale per il successo dell’ecommerce. Identificare il segmento di clientela ideale in base a età, sesso, interessi, posizione geografica e comportamenti di acquisto permette di creare campagne di marketing mirate. Sondaggi, analisi dei dati dei clienti esistenti e l’utilizzo di strumenti come Facebook Audience Insights possono aiutare a delineare un profilo dettagliato del cliente ideale.
Valutazione dei Prodotti
Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, è importante valutare attentamente i prodotti che si intendono vendere. Questa valutazione dovrebbe includere l’analisi dei costi di produzione, i margini di profitto, la qualità del prodotto e il potenziale di vendita. È essenziale testare i prodotti per garantire che soddisfino gli standard di qualità e le aspettative dei clienti. Inoltre, considerare i feedback dei clienti sui prodotti simili già presenti sul mercato può fornire utili indicazioni su possibili miglioramenti e differenziazioni.
Strumenti e Software Utili
L’utilizzo di strumenti e software specifici può semplificare e ottimizzare il processo di analisi di mercato. Oltre a Junglescout e healium10, esistono altre risorse utili come MarketMuse per l’ottimizzazione dei contenuti, Moz per la SEO e Google Analytics per il monitoraggio delle prestazioni del sito. Questi strumenti possono aiutare a prendere decisioni informate e a sviluppare strategie efficaci basate su dati concreti.
In conclusione, un’analisi di mercato approfondita e una valutazione accurata dei prodotti sono fondamentali per avviare un ecommerce di successo. Investire tempo e risorse in questa fase iniziale può fare la differenza tra un business prospero e uno che fatica a decollare.
Costruire un inventario prodotti di elevata qualità
L’inventario prodotti, come anticipavamo prima è la base del progetto di apertura ecommerce. senza un buon inventario prodotti, creato per fare in modo che i prodotti comunichino al meglio agli utenti. Per preparare un buon inventario è necessario:
- effettuare fotografie di prodotto
- creare contenuto descrittivo e titoli accattivanti
- creare elenchi puntati che possano descrivere gli aspetti salienti del prodotto
- arricchire la scheda con infografiche, video, schede tecniche in pdf
Valutare l’ingresso in alcuni marketplace
Una volta preparato l’inventario prodotti un primo passo da fare per comprendere se i propri prodotti sono apprezzati dal mercato e se come venditori possiamo ottenere profittabilità è quello di entrare in uno o più marketplace, Amazon e ebay per citarne due conosciuti ma anche un marketplace più settoriale. Questo perché da un lato permette di comprendere le logiche dell’ecommerce, essendo assistito dal supporto del marketplace, dall’altro sfruttare la visibilità del traffico che il marketplace ha rispetto ad un progetto completamente nuovo. I marketplace ci aiuteranno a comprendere come funziona tutta la filiera dell’ecommerce dai pagamenti, alla logistica, gli adempimenti fiscali ed infine non ultimo il marketing. Inoltre in attesa di costruire traffico sul proprio ecommerce si ha già la possibilità di capire le potenzialità dei prodotti offerti.
Valutare gli aspetti burocratici / fiscali
La prima cosa da fare per aprire un ecommerce è quello di valutare tutti gli aspetti fiscali, mettersi in regola e trovare infine un bravo commercialista, esperto in questo settore, che possa consigliarvi adeguatamente.
Un aspetto da considerare fin da subito è l’apertura di P.IVA. Inutile girarci intorno, senza non si va da nessuna parte. Bisognerà considerare anche se si tratta con clienti finali (privati) o clienti business (aziende). Questo cambia il documento di vendita da preparare, ricevuta nel primo caso e fattura nel secondo. La ricevuta seguirà la creazione dei corrispettivi vendite. Il tutto dovrà essere organizzato per preparare la dichiarazione iva mensile o trimestrale. Più si cresce con le vendite, e si passano i confini nazionali più gli adempimenti aumentano, con esigenze di carattere europeo internazionale, quali: OSS, aperture p.iva estere, dichiarazioni iva estere e molto altro.
Valutare gli aspetti logistici
La fase di preparazione del pacco e la spedizione sono cruciali per un progetto vincente. Se incidono troppo sul costo del prodotto questo fa perdere fatturato se non sono efficienti e ben organizzati questo non soddisfa i clienti.
La logistica è un mondo, a cui bisogna connettersi per organizzare un mix perfetto. Un primo aspetto è quello di cercare un magazzino dove stoccare la merce, che venga organizzato da voi oppure delegato a broker esterno. L’esperienza di vendita con i marketplace in tal senso vi avrà fornito diversi strumenti su cui attingere. Basti pensare ad Amazon FBA.
Il magazzino se organizzato in autonomia bisogna considerare la classificazione dei prodotti in scaffali. I materiali per effettuare l’imballaggio, ed i terminali dove scaricare ed evadere gli ordini. Se si sceglie come soluzione un broker di logistica valutare il costo di giacenza mensile ed il costo unitario dell’imballaggio. Infine i costi dei vari corrieri affiliati al centro logistico.
Se si opta per gestire il magazzino internamente, bisognerà fare accordi con corrieri o broker logistici che si occuperanno di prendere il pacco e consegnarlo a destinazione.
Valutare il Budget di marketing
Prima di aprire un ecommerce bisogna comprendere dove si vuole andare. Non serve aprire un negozio in una strada buia e senza uscita. Ogni ecommerce di successo ha iniziato con strategie di marketing e investimenti con budget pubblicitari. Senza questo boost, il vostro ecommerce non avrà visitatori e sarà destinato all’oblio. Inutile pensare che si debba fare l’una o l’altra attività. Per chi ha un ecommerce è importante strutturare adeguatamente le attività di marketing più efficace e monitorare gli investimenti pubblicitari.
Sviluppare una piattaforma ecommerce
Ho aspettato un pò prima di parlare di creazione ecommerce. Prima di aprire un ecommerce è importante avere le idee chiare ed aver fatto anche esperienza. In modo da valutare adeguatamente tutti gli aspetti. Solo dopo è possibile partire con la creazione della piattaforma e scegliere la soluzione più adeguata al vostro progetto.
Quali sistemi di pagamento è importante integrare?
Un ecommerce deve avere più sistemi di pagamento possibili, per soddisfare gli utenti affezionati ad uno o l’altro sistema. Qui mi limiterò a citare i più famosi: paypal, carte di credito, iban, contrassegno, apple pay, amazon pay, hipay, ultimamente il trend sono i pagamenti rateizzati con scalapay e klarma. In ogni nazione in cui si va ci potrebbero essere differenti sistemi di pagamento che vale la pena integrare. In questo caso è importante valutare che ogni sistema ha una piccola commissione sulla transazione effettuata ed eventuali canoni mensili che variano in base al fatturato.
Gestione del customer care
Il supporto al cliente per un ecommerce va ben oltre l’email o il telefono, bisogna essere costantemente presenti e rispondere al cliente in tempi brevissimi. Una chat, una pagina social con cui dialogare con i seguaci, clienti. Ma anche la gestione dell’ordine, il feedback sul post vendita o anche assicurarsi che il pacco sia arrivato intatto a destinazione. Sono tante le comunicazioni che funzionano e fidelizzano la clientela a tornare ad acquistare. E’ molto più facile che un cliente torni ad effettuare un acquisto se si è trovato bene piuttosto che un nuovo utenti compri. Quindi se da un lato devo costantemente acquisire nuovi clienti dall’altro devo coltivare e nutrire i già clienti affichè tornino a comprare.
Risorse coinvolte nel progetto
- Commercialista
- Ecommerce Manager
- Fotografo
- Copywriter di prodotto
- Web Designer
- Consulente SEO e SEA specialist
- Assistenza Clienti
- Social Media Manager
- Influencer partner
- Marketplace Manager
10 consigli utili per avviare un ecommerce
- Scegli una nicchia di mercato specifica e focalizzati su di essa.
- Crea un sito web professionale e facile da navigare.
- Investi in una buona piattaforma e-commerce.
- Fai una buona ricerca sui tuoi concorrenti e cerca di differenziarti.
- Assicurati di avere una buona presenza sui social media.
- Crea contenuti di qualità per il tuo sito web e i social media.
- Assicurati di avere un sistema di pagamento sicuro e affidabile.
- Investi in una buona strategia di marketing.
- Offri un eccellente servizio clienti.
- Monitora costantemente le prestazioni del tuo sito e apporta modifiche se necessario.
Quanto Costa Aprire un Ecommerce? Facciamo Chiarezza
Aprire un ecommerce comporta una serie di costi iniziali e ricorrenti che variano a seconda delle dimensioni del progetto, delle funzionalità desiderate e delle risorse disponibili. Di seguito, una panoramica dei principali costi da considerare:
1. Costi di Sviluppo del Sito Web
- Piattaforma Ecommerce: Utilizzare una piattaforma come Shopify, WooCommerce, BigCommerce o Magento può costare da pochi euro al mese a diverse centinaia di euro, a seconda del piano scelto e delle funzionalità necessarie.
- Design e Personalizzazione: Il costo per la progettazione e la personalizzazione del sito può variare significativamente. Un design preconfezionato può costare da 50 a 500 euro, mentre un design su misura può andare da 1.000 a 10.000 euro o più, a seconda della complessità.
- Sviluppo e Programmazione: Se si necessita di funzionalità personalizzate, potrebbe essere necessario assumere sviluppatori, con tariffe che vanno da 50 a 150 euro all’ora.
2. Costi di Hosting e Manutenzione
- Hosting: I costi di hosting variano in base alla piattaforma e alla quantità di traffico prevista. Possono andare da 10 a 100 euro al mese per soluzioni condivise, fino a diverse centinaia di euro per server dedicati o soluzioni cloud scalabili.
- Certificato SSL: Un certificato SSL è essenziale per la sicurezza del sito e dei dati dei clienti. Il costo può variare da 10 a 200 euro all’anno.
- Manutenzione e Aggiornamenti: È importante prevedere un budget per la manutenzione continua del sito, compresi gli aggiornamenti di sicurezza e le eventuali modifiche necessarie. Questo costo può variare da 100 a 500 euro al mese.
3. Costi di Marketing e Promozione
- SEO e Contenuti: Investire in SEO per migliorare la visibilità nei motori di ricerca può costare da 500 a 5.000 euro al mese, a seconda della competizione e delle necessità.
- Pubblicità Online: Le campagne di pubblicità su Google Ads, Facebook Ads, Instagram e altre piattaforme possono richiedere un budget variabile, da poche centinaia di euro a diverse migliaia di euro al mese.
- Email Marketing: Strumenti di email marketing come Mailchimp o Klaviyo hanno costi mensili che variano da 20 a 500 euro, in base al numero di contatti e alle funzionalità desiderate.
4. Costi Operativi
- Inventario: L’acquisto iniziale dell’inventario rappresenta una delle spese maggiori. Il budget necessario dipende dal tipo di prodotti e dalla quantità iniziale di stock.
- Gestione degli Ordini: I costi per la gestione degli ordini includono spese di imballaggio, spedizione e gestione dei resi. Questi possono variare ampiamente a seconda del volume delle vendite e delle politiche di spedizione.
- Software di Gestione: L’uso di software per la gestione dell’inventario, delle vendite e del servizio clienti può comportare costi mensili aggiuntivi, che possono variare da 50 a 300 euro al mese.
5. Costi Legali e Amministrativi
- Registrazione dell’Azienda: I costi per la registrazione dell’azienda possono variare a seconda del paese e della forma giuridica scelta.
- Consulenza Legale: È consigliabile consultare un avvocato per assicurarsi che il sito sia conforme alle normative vigenti, soprattutto in materia di privacy e diritto dei consumatori. Questi servizi possono costare da 100 a 300 euro all’ora.
- Tasse e Licenze: È importante prevedere eventuali tasse e licenze necessarie per operare legalmente nel proprio paese e nei mercati di destinazione.
6. Costi di Formazione e Supporto
- Formazione: Investire in formazione per sé stessi e per il team su strumenti ecommerce, marketing digitale e gestione clienti può comportare costi variabili, da poche centinaia a diverse migliaia di euro.
- Supporto Tecnico: Avere accesso a supporto tecnico professionale può essere fondamentale per risolvere rapidamente eventuali problemi. Questo servizio può costare da 50 a 200 euro al mese, a seconda del livello di supporto richiesto.
Conclusione
Il costo per avviare un ecommerce può variare notevolmente, da poche migliaia di euro per un piccolo negozio online a decine di migliaia di euro per un progetto più complesso e personalizzato. È fondamentale pianificare accuratamente il budget e considerare tutte le spese potenziali per evitare sorprese e garantire un avvio di successo.